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Perchè parliamo di liquirizia calabrese?

Liquirizia calabrese

In questo breve articolo cerchiamo di spiegare il motivo che ci porta a parlare di liquirizia calabrese e non semplicemente di liquirizia.

  1. Oltre l’80 % della liquirizia prodotta in Italia proviene dalle zone costiere della Calabria, soprattutto dalla provincia di Cosenza, in particolare dalla sibaritide dove sorgono varie industrie di trasformazione nei comuni di Rossano e Corigliano Calabro.
    Solo un quarto del fabbisogno nazionale di liquirizia, che si aggira sulle 10 mila tonnellate l’anno, arriva dalla Calabria, dove il clima è particolarmente favorevole allo sviluppo della Glycyzzhiza. Ecco l’importanza della denominazione Liquirizia DOP di Calabria.
  2. La liquirizia pura prodotta in Calabria è particolarmente equilibrata nel gusto dolce-amaro per cui può essere utilizzata senza additivi o altre sostanze dolcificanti, mentre la liquirizia prodotta in altri Paesi è spesso molto amara. Questa caratteristica qualitativa ha permesso lo sviluppo in Calabria dell’industria della liquirizia.
    Sin dall’antichità è stata consumata in tronchetti di radice, intorno al 1700 è iniziata la lavorazione che ha permesso di estrarre dalla radice un succo, poi concentrato in liquirizia nera, brillante e profumata, la materia prima che, in forma di pani e polvere, consente di produrre caramelle, liquori, aromatizzare tabacchi.
  3. Come dicevamo, la liquirizia, è un prodotto antichissimo, conosciuto da oltre 35 secoli, che cresce in una fascia di latitudine che va dalla Spagna fino alla Cina. La liquirizia è un arbusto perenne a base legnosa alto fino a un metro appartenente alla famiglia delle Leguminose, provvisto di radici fittonanti e di rami che crescono strisciando sul suolo o si interrano dando origine a nuove radici, dalle cui bolliture si ottiene l’estratto vegetale. L’ Enciclopedia Britannica definisce la liquirizia calabrese con il nome di “cru” e afferma che essa sia quella con la migliore qualità a livello mondiale.

Da sempre la liquirizia ha costituito una potenziale ricchezza, ma soltanto con l'intervento del Duca di Corigliano, liquirizia calabriache impiantò la prima fabbrica del genere (1715), agli albori dell'industrializzazione, essa divenne una fonte reale di progresso economico.
Altre aziende sorsero sempre nel 1700 e sempre nella Sibaritide, ad opera di nobili e ricche famiglie: Amarelli (1731), Abenante (divenuta poi Martucci nel 1808) e Labonia nel territorio del comune di Rossano e Castriota-Scanderbeg (divenuta poi Solazzi) in quello di Corigliano.
Nel corso del 1800 l'industria continuò a svilupparsi, conquistando, grazie alla bontà e genuinità del prodotto, i mercati d'Europa e d'America. L'esportazione della liquirizia calabrese si consolidò ed ampliò nella seconda metà del secolo XIX ed ancora nel primo decennio del secolo XX.

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